La stragrande maggioranza dei prodotti di gioco dello studio Ketchapp sono intrattenimento casual, in cui non c’è nemmeno un accenno di trama, obiettivi chiari e controlli semplici consentono al pubblico di gioco più ampio di trascorrere il proprio tempo libero . Dunk Shot può essere attribuito abbastanza liberamente a tali prodotti casual: gettiamo un pallone da basket nel canestro, guadagniamo punti e proviamo a superare gli altri giocatori, monitorando i nostri risultati attraverso i Google Play Games b> servizio.
L’intero sistema di controllo della palla nel nuovo Dunk Shot è ridotto al controllo one-touch: l’utente deve tirare il proiettile arancione con il dito e, concentrandosi sulla linea tratteggiata, inviarlo esattamente al canestro. Ad ogni livello (sebbene in linea di principio ci sia un solo e infinito stadio), i cestini si trovano in punti diversi, ogni livello successivo viene generato casualmente. Qualsiasi errore pone automaticamente fine alla carriera di un giocatore di basket alle prime armi, mostrando il suo record personale.
Sopra alcuni cerchi ci sono delle stelle dorate, che, se sufficienti, danno al giocatore l’accesso alla personalizzazione sia della palla stessa che dei canestri da basket. I proiettili sono in grado di rimbalzare sui muri nel pieno rispetto della fisica, qui gli sviluppatori, come sempre, ci hanno provato. Man mano che ci si sposta all’interno della location, aumenta anche la complessità, legata principalmente alla frequenza della localizzazione degli impianti sportivi. L’unico inconveniente dell’arcade Dunk Shot è che continua a sfarfallare gli annunci (c’è la ciambella, ma è abbastanza comodo giocarci senza), che però si può affrontare in maniera radicale, semplicemente disattivando il trasferimento dei dati allo smartphone.
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