ZHED è una prova di estrema difficoltà per gli appassionati di intrattenimento intellettuale. Il gioco costringerà l’utente a mobilitare le capacità cognitive e a raccogliere la volontà in un pugno, perché possono essere necessari diversi giorni per risolvere compiti particolarmente difficili. Il progetto è progettato in modo conciso, ma elegante: sul campo di gioco, il cui sfondo cambia automaticamente da un livello all’altro, l’utente vede le tessere contrassegnate da simboli numerici.
Il compito del puzzle è accompagnare gli oggetti alla “base” con l’osservanza obbligatoria della condizione: tutti gli oggetti situati sul campo di gioco devono essere coinvolti nel processo. Quando tocca una tessera, il giocatore vede un potenziale percorso per l’oggetto per spostarsi in basso, in alto, a destra o a sinistra. Il numero di celle su cui è in grado di spostarsi dipende dal numero applicato al quadrato.
Caratteristiche:
- compiti logici fondamentali per la consapevolezza e il pensiero spaziale;
- calcolo matematico, calcolo a freddo e pianificazione del trasloco;
- cinque blocchi con compiti di complessità crescente;
- numero limitato di suggerimenti.
Se c’è già una cella dipinta da un altro oggetto sul percorso di movimento, non viene presa in considerazione e il percorso da dipingere diventa più lungo. In teoria, spiegare le regole e la meccanica del puzzle è un’impresa ingrata, padroneggiare il processo è molto più veloce in pratica. La complessità delle attività ZHED aumenta gradualmente e dipende dal numero di riquadri coinvolti nella catena complessiva.
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